


Itinerario Paolo e Francesca
TAPPA 1
La Zona del Silenzio e Casa dei Polentani
La vicenda di Paolo Malatesta e Francesca da Polenta è una vicenda d’amore ma anche di politica e di guerre. Dante Alighieri la tratteggia nel Canto V dell’Inferno, il primo cerchio dei peccatori. Da qui, dal loro amore contrastato e cortese, divenuto colpa, il Sommo Poeta inizia il suo cammino di redenzione, una delle ragioni fondamentali del suo viaggio ultraterreno.
La Zona del Silenzio, ovvero la zona Dantesca, è l’inizio di questo itinerario, invece del tutto terreno, sulle orme dei due amanti.
In pieno centro storico, a pochi passi l’uno dall’altro, si trovano i simboli più importanti della presenza di Dante a Ravenna. Il suo sepolcro, progettato da Camillo Morigia alla fine del ‘700, e il Quadrarco di Braccioforte, che accolse i resti del poeta durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il Museo Dante, un viaggio lungo otto stanze, attraverso le opere e i giorni, la vita e la memoria del poeta più conosciuto al mondo.
La Basilica di San Francesco, che egli frequentò a lungo e che ne ospitò le esequie nel settembre del 1321.
Al limitare dell’antica zona medievale della città, nei pressi di Porta Sisi, si trova la Casa dei Polentani. Fatta costruire, con ogni probabilità, dalla potente famiglia guelfa dei Da Polenta verso le fine del XIII secolo, si pensa abbia ospitato i primi anni di vita di Francesca, figlia di Guido Minore da Polenta, poi alleato dei Malatesta per la conquista del potere in città.
TAPPA 2
Sant’Apollinare in Classe e Parco I Maggio (+Lido di Dante)
Uscendo dal centro abitato di Ravenna, verso Rimini, s’incontra la splendida Basilica di Sant’Apollinare in Classe, monumento patrimonio UNESCO.
Le stelle in mosaico dell’abside, l’oro e l’argento delle tessere, potrebbero aver ispirato Dante Alighieri per le visioni celesti del Paradiso.
A poche centinaia di metri dalla basilica si apre la millenaria pineta di Classe, che Dante cita invece nel Purgatorio, Canto XXVIII. È possibile inoltrarsi tra i maestosi pini seguendo diversi itinerari, a piedi, a cavallo o in bicicletta, per giungere al Parco I Maggio, luogo molto amato dai ravennati.
Sempre in bicicletta (passando per la pineta), in auto o con i mezzi pubblici, si può raggiungere il piccolo e pacifico borgo costiero di Lido di Dante. Il viale Paolo e Francesca attraversa il centro abitato e conduce lungo la spiaggia della Bassona, fino alla splendida e incontaminata Foce del Torrente Bevano.
Ancora verso sud il percorso procede fino a Lido di Savio e Lido di Classe, per giungere nel territorio cervese.
Le antiche Saline di Cervia, al tempo di Dante dominio dei Da Polenta, furono al centro di un’aspra contesa. Pare che lo stesso Dante si recasse a Venezia a trattare i dazi sul sale, per conto della potente famiglia ravennate.